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Mi ripeto: "C'era una volta Taormina Arte"

2024-12-29 13:35

Fabio Tracuzzi

Cronaca, Politica, Spettacoli, Attualità, Focus,

Mi ripeto: "C'era una volta Taormina Arte"

Niente Concerto di Capodanno al Teatro Antico offerto da Taoarte. Quello del 4 gennaio a pagamento. E in piazza per brindare. Il continuo declino del Taofest

Giuro. Ci ho provato. Ho tentato, ma non resisto. Non volevo, almeno quest’anno, scrivere su Taormina Arte ma l’ho amata troppo, e la amo ancora tanto, per non lanciare il mio ennesimo grido di dolore, ma che, già lo so, sarà inutile. C’era una volta “Taormina Arte”. Negli ultimi anni i miei articoli (scusate la presunzione se li chiamo articoli) cominciavano tutti così: c’era una volta. una bella lunghissima fiaba ma, purtroppo non a lieto fine.  Una fiaba che mi torna in mente proprio in questi giorni di fine anno quando negli uffici di Taoarte si preparava, con la solita professionalità, allegria e disponibilità  di tutti i dipendenti (anche di chi adesso purtroppo non c’è più) che questa struttura hanno tenuto in piedi, anche nei momenti più bui, il Concerto di fine anno. Un’idea, l’ennesima idea, voluta dall’allora segretario generale Ninni Panzera. Ninni scusami, mi hai chiesto di non parlare di te ma io non posso parlare di Taormina Arte senza legarla al tuo nome. Ma torniamo al concerto di fine anno. In un teatro restituito alla sua naturale bellezza, niente schermo, niente palco, niente tribunette (tutti in gradinata dunque) sotto una sole che in quel giorno, chissà poi perché, picchiava sempre e davvero tanto. Un concerto che Taormina Arte offriva alla città, non si pagava biglietto voglio dire. Un concerto per i taorminesi, per i siciliani e per i turisti, tantissimi turisti, che avevano deciso di trascorrere le feste in uno dei posti più belli al mondo: Taormina. Adesso, come tante altre cose, quel concerto non c’è più. Pufffff, svanito, evaporato. In verità, non sarebbe giusto non ricordarlo, un “concerto di capodanno ci sarà, ma  sabato 4 gennaio. Un concerto a pagamento con prezzi, è una mia opinione,  un tantino esagerati,  considerato che i posti disponibili sono solo quelli in gradinata, che vanno dai 30 euro (numerata gold ?), al 25 della cavea numerata ai 15 della cavea non numerata. Voglio sperare che tra le pietre normali e quelle più costose sia previsto anche un comodo cuscino dove poggiare le terga. Le musiche? Da Morricone a Battiato, o forse Dalla, non ricordo bene visto che questo concerto, di gran qualità sia ben chiaro, viene riproposto ogni anno in più teatri di pietra (ma anche teatri tradizionali) della Sicilia. Lo stesso, tanto per fare un esempio, verrà riproposto il giorno dopo a Tindari. Interpreti? Il Coro lirico siciliano e un’esemble  d’archi più arpa e percussioni  ad accompagnarli. Ma sono “privati” e possono “imporre” il prezzo del biglietto. Ci mancherebbe anche se hanno un accordo col Parco Archeologico di Giardini-Naxos che, ci risulta, non fa pagare l’esoso costo del canone d’affitto. Ma ovviamente ci sono altre spese.  Taormina Arte, per il periodo natalizio, ha organizzato per la città dei più che dignitosi concerti alla casa del cinema che può contare 63 posti. Il primo ha avuto un grande successo con un prezzo del biglietto più simbolico che altro: 6,50 compreso aperitivo dopo il concerto. Per completezza d'informazione non possiamo non ricordare che sarà il Comune ad organizzare un Concerto di Capodanno in piazza proprio la notte del 31 per brindare tutti in allegria con Adriana Volpe. 

Taormina Arte, col concerto di Capodanno,  perde dunque un altra tessera del suo splendido mosaico. Ma, penseranno i più ottimisti, si rifarà con la stagione estiva e con il Festival del Cinema. Adesso, ci piace pensarlo, il Direttore Artistico Gianna Fratta sta già lavorando al programma estivo. E lei ha sicuramente competenze e qualità per allestire un cartellone degno di attenzione. Dipenderà anche dai fondi che avrà a disposizione. Ma sicuramente, non ce ne voglia il maestro Fratta, non ha le competenze necessarie per organizzare un festival del cinema. Lo scorso anno, con Muller alla direzione, in tanti avevamo pensato a un graduale rilancio. Ma in effetti Muller ebbe poco tempo e pochi fondi per mettere insieme il festival che aveva in testa, ma non riuscì, errore gravissimo, ad allestire nemmeno uno “straccio” di concorso. Festival che, ci piace ricordare, dovrebbe essere apprezzato più per i film e le idee innovative che per la presenza di star, più o meno sul viale del tramonto, del tutto decontestualizzate dal festival stesso. Morale della favola: Muller (che era stato voluto e convinto dall’assessore al Turismo Elvira Amata)  ben presto è entrato in conflitto con i vertici di Taormina Arte, Sergio Bonomo commissario e Gianna Fratta Direttore artistico di Taormina arte, dicendo a chiare lettere che la sua esperienza taorminese non avrebbe avuto seguito. E ora? Ora Il Taofest, all’alba del 2025, non ha chi il festival dovrà organizzare. In pochi mesi di lavoro sarà ancora una volta un’edizione raccogliticcia con l’aggravante che del Festival del cinema di Taormina, una volta portato ad esempio da tutto il mondo cinematografico, perde, per i continui flop, di credibilità ogni anno. E come se non bastasse quest’anno ha già perso le sue date tradizionali a cavallo tra l’ultima settimana di giugno e la prima di luglio. Ultimo festival degno di questo nome? Quello organizzato da Videobank con Silvia Bixio e Gianvito Casadonte direttori artistici. Era il 21018.    Il festival, unica notizia ufficiale si farà  dal 7 al 14 giugno. E sarà l’edizione n.71. Nei giorni scorsi a Messina si è tenuto un “gala” per celebrare i 70 anni del festival. Settanta sono davvero tanti. A Messina? Messina, sì perché il Palazzo dei Congressi non è stato concesso a Taormina Arte dal sindaco De Luca per morosità in quanto non sarebbe ancora stato pagato l’affitto per l’utilizzo  dell’edizione 2024. Ma questa è solo una voce, ma degna di nota. Ufficialmente il Palazzo dei Congressi per gli impegni presi dal Comune. La verità è che, comunque, Taormina ha mandato in “esilio” il suo festival.   E quindi il Festival è stato celebrato a Messina. “Si è scelta Messina perché lì, nel 1955, è nato il festival spostatosi poi a Taormina”. Nobile motivazione, ma non credo sia la verità. Chi c’era parla di una bella serata di grande valore artistico. E chi lo dice è degno di fede. Ma tra i presenti, invitati, qualcuno mancava perchè proprio non invitato pur avendo organizzato la metà di quei 70 festival. Chi era? Lui non vuole che si dica.