È stata una lunga maratona dedicata alla figura di tenore più amata, in Italia e nel mondo, nel secondo Novecento: Luciano Pavarotti. Organizzata in sinergia con la Fondazione Pavarotti (presieduta dalla moglie Nicoletta Mantovani) la serata è servita da preludio al Taormina Film Fest e si è svolta nella splendida cornice del Teatro Antico di Taormina.
È stata una vera e propria festa che ha visto avvicendarsi sul palco ‘il passato, il presente e il futuro’ (come è stato affermato durante la presentazione dell’evento) dell’Opera, sotto l’egida del suo nume tutelare ‘Big’ Luciano. Attraverso immagini video presentate in ordine cronologico è stata attraversata la parabola interpretativa del grande tenore, dalla Bohéme d’esordio fino alle ultime esibizioni con Andrea Chènier e Tosca, passando direttamente dai filmati che ne costellavano il ricordo alla esibizione dal vivo dei suoi colleghi (come l’ormai mitico Placido Domingo), degli attuali interpreti (come Vittorio Grigolo, Marcelo Alvarez e Aida Garifullina) e dei giovani che, scoperti e ‘lanciati’ dalla Fondazione Pavarotti, stanno svolgendo adesso la propria carriera in piena autonomia (Giuseppe Infantino, Paolo Nevi, Floriana Cicio, Ettore Nevi).
Ventiquattro momenti musicali hanno fatto da cornice alla scoppiettante serata. Romanze, duetti e celebri pagine d’insieme ne hanno tracciato il percorso: dalle popolarissime Bohéme e Rigoletto al virtuosismo dell’aria ‘dai nove do’, dalla Figlia del reggimento di Donizetti alla Tosca e poi celebri canzoni, zarzuelas fino all’esibizione di Grigolo e Mario Biondi rievocante con ‘Miserere’ di Zucchero i grandi concerti pop del Pavarotti & Friend. Non è mancato un celebre strumentista di flauto, Andrea Giminelli, più volte al fianco di Pavarotti.
Il contributo più commovente è stato senza dubbio quello del grande Placido Domingo (Nicoletta Mantovani lo ha sottolineato precisando come la voce di Domingo lo leghi indissolubilmente al ‘suo’ Luciano come parte della sua vita), il quale si è esibito sia da baritono (Nemico della patria da Andrea Chenier di Giordano) sia da tenore (Granada e una celebre aria di Zarzuela, ‘No puede ser’). Grande simpatia e bello sfoggio di vocalità per Vittorio Grigolo; Aida Garifullina conquistava il pubblico con le sue splendide esecuzioni, come pure Alvarez. Infine tutti insieme, cantanti blasonati e giovani interpreti trascinavano il pubblico con l’immancabile Brindisi della Traviata.
L’orchestra Taormina Art Festival accompagnava in clima festoso tutte le esibizioni. Alla sua guida faceva da ‘grande cerimoniera’ Beatrice Venezi che dì Taoarte è preziosa direttrice artistica coadiuvata dal texano Barrett Wissman. A fine serata, e fino a notte, è stato poi proiettato il film “Voglio vivere così…e felice canto!” special Rai di Leonardo Metalli.
Un pubblico nutrito e informale assiepava la cavea e la platea del Teatro Antico con colorita disinvoltura e continuo via vai durante l’esibizione degli artisti ma, si sa, il pubblico estivo degli spazi aperti è difficilmente governabile…