Una Domenica dai colori delicati. Alcune nuvole accarezzano l’azzurro cielo siciliano, come a volergli ricordare che ci avviciniamo alla stagione invernale nonostante il sole riscaldi ancora le nostre giornate. Al porto di Catania i pescatori, trascorrono serenamente la loro mezza giornata, tra una chiacchiera e l’altra aspettano che il pesce abbocchi all’amo. Qualcuno sistema le reti accompagnato dal volo dei gabbiani e dall’immancabile abbaiare dei cani che fanno da guardia ai pescherecci. I bambini più fortunati prendono lezione di vela, e dal chiosco le note di un brano dai ritmi caraibici. Tutto perfetto, peccato che la realtà ha mille volti. Tranquillamente seduti a sorseggiare un caffè, abbagliati dal luccichio del mare si può notare poco più in la un po' di casino … di trambusto insomma.
Polizia, giornalisti, cameramen, ambulanze, motovedette della Guardia Costiera … Ah si vero…ci sono i clandestini fermi “in ostaggio”a bordo della nave Humanity1 della ONGSOS, esattamente 35, di origine pachistana. A loro non è stato permesso lo sbarco in quanto non ritenuti soggetti fragili i restanti 144 sono riusciti a mettere piede a terra, tra loro 100 minori non accompagnati. Ecco cosa era questo vocio portato dal vento, ma ovvio, sono gli attivisti solidali alle disgrazie altrui che vigilano sul destino di 179 migranti a bordo della nave da quindici giorni. Fuggono dai loro paesi d’origine. “Ma per fare che poi?” si lamenta qualche pescatore) – “Noi siamo già senza lavoro”e continua –“ Ora Savvini i fa tunnari e casi”.Alcuni striscioni invocano la libertà, I manifestanti, neanche un centinaio, ormai stremati dalla stanchezza con un filo di voce continuano ad invocare la libertà per i propri simili, libertà che non deve essere rappresentata né dalla razza né dal colore della pelle.
Nel frattempo La nave Geo Barents con a bordo altre con 572 persone entra al porto di Catania, saranno state le 15,30. La Domenica non era più così calda, il sole era nascosto dalle nuvole, all’improvviso il vento ed il freddo entrano nelle ossa e la realtà nell’avvicinarsi dell’imbrunire diventa più chiara. Nessun colore è delicato,si parla della vita ma soprattutto della morte di centinaia, migliaia di persone. Nel tratto di mare che va da Catania a Taormina ci sono ancora cinque navi e non sono navi da crociera.