È stata presentata nella sala Verga del teatro, la Stagione 2024/25 dello Stabile di Catania, la prima firmata dal nuovo Direttore Graziano Piazza, il quale era affiancato dal Sindaco Enrico Trantino e dal Vice Presidente Carlo Zimbone.
Una stagione, ancora una volta, assai intensa e nutrita che distribuisce 30 spettacoli fra la Sala Verga e la Sala Futura con 16 produzioni dello Stabile e 14 spettacoli ospiti. Una Stagione che propone al Teatro Verga numerosi titoli classici celebri, ma anche tanti testi di drammaturgia contemporanea. Mentre alla Sala Futura è riservata, come di consueto, una programmazione più rivolta all’innovazione e alle nuove generazioni.
La Stagione di Graziano Piazza si contraddistingue proprio per avere due anime: una attenta alla tradizione e una aperta alla contemporaneità con uno sguardo rivolto soprattutto ai più giovani ai quali per anni il neo direttore si è dedicato con grande passione attraverso docenze in accademie. Titolo generale dell’anno è APPASSIONATI che può essere letto sia come una esortazione che come una affermazione.
In continuità con la precedente direzione verranno anche proseguite alcune delle iniziative collaterali alla Stagione: i Caffè Letterari e le Poesie a teatro. Proseguono inoltre il giovedì, prima dello spettacolo, gli incontri della Compagnie con il pubblico.
E veniamo al cartellone principale, quello del Verga: La Stagione si apre il 9 ottobre con un evento straordinario fuori abbonamento: una serata d’onore curata proprio da Graziano Piazza e dedicata al grande attore e regista Gabriele Lavia che leggerà Giacomo Leopardi. Queste letture, che Lavia sempre più spesso regala al pubblico, diventano delle vere e proprie lezioni che l’attore trasforma, per il godimento di tutti, in momenti di grande interpretazione.
Nel calendario risalta la presenza di tre dei più grandi autori russi: Lev Tolstoj, Anton Čechov e Nikolaj Vasil'evič Gogol'. Il primo ad andare in scena è ‘Guerra e pace’ di Tolstoj, l’8 novembre, spettacolo inaugurale. La regia è di Luca De Fusco che dopo ‘Anna Karenina’ (spettacolo che inaugurò la scorsa stagione) decide di affrontare un altro dei grandi capolavori della letteratura russa. Tra gli interpreti Pamela Villoresi.
Il grande Peter Stein propone invece ‘Crisi di nervi’, tre famosi atti unici di Anton Čechov: l’Orso, I danni del tabacco e La domanda di matrimoni; tra gli interpreti Maddalena Crippa. E infine ‘L’ispettore generale’ di Nikolaj Vasil'evič Gogol', che arriva a Catania con la regia di Leo Muscato e l’interpretazione di Rocco Papaleo. ‘La coscienza di Zeno’ di Italo Svevo, capolavoro della letteratura italiana del Novecento, viene invece presentato in un allestimento realizzato l’anno scorso da Paolo Valerio per celebrare i cento anni dalla pubblicazione del testo. Protagonista Alessandro Haber. Arturo Cirillo torna a Catania in veste di regista e protagonista con il ‘Don Giovanni’ tratto da Moliere, da Ponte e Mozart. Tra i titoli legati alla drammaturgia contemporanea spicca ‘A torto o a ragione’ del sudafricano Ronald Harwood che racconta la storia di Wilhelm Furtwangler direttore d’orchestra tra i più famosi della sua generazione, accusato di essere nazista per aver scelto di continuare a dirigere in Germania durante la guerra. La regia è di Giovanni Anfuso. Tra gli interpreti Stefano Santospago. A seguire ‘Il male oscuro’ di Giuseppe Berto. A firmarne l’adattamento scenico e la regia, Giuseppe Dipasquale, protagonisti Antonio Vassallo e Ninni Bruschetta.
‘La Chunga’ è la pièce più conosciuta e rappresentata del Premio Nobel Mario Vargas Llosa. A firmarne la regia Carlo Sciaccaluga che per il Teatro Stabile ha già lavorato ad un altro testo di Vargas Llosa, ‘I racconti della peste’. Vincenzo Pirrotta presenta una nuova edizione dell’adattamento teatrale di ‘Terra matta’, l’eccezionale autobiografia di Vincenzo Rabito, contadino siciliano analfabeta che ha lasciato un’appassionata testimonianza della storia del Novecento italiano. ‘Sarabanda’ è invece l’ultimo lavoro di Ingmar Bergman messo in scena da Robertò Andò e interpretato Renato Carpentieri e Alvia Reale.
Sul versante della commedia troviamo alcuni titoli assai popolari: ‘San Giovanni decollato’ uno dei testi più esilaranti di Nino Martoglio, protagonisti Tuccio Musumeci e Miko Magistro. Gianluca Guidi (che cura anche l’adattamento e la regia) e Giampiero Ingrassia saranno invece i protagonisti de ‘La strana coppia’ di Neil Simon.
‘Dove eravamo rimasti’ è il nuovo spettacolo di Massimo Lopez e Tullio Solenghi. Un lavoro che riprende le fila di discorsi interrotti con la solita verve di entrambi. ‘La caccia al tesoro’ è una commedia satirica scritta da Bruno Fornasari del Teatro Filodrammatico di Milano. Infine ‘La pianta della parola’, ‘La favola ecologica’ e ‘Anima mundi’, tre spettacoli realizzati per le scuole, rispettivamente da Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi, Ezio Donato, Piero Ristagno e Monica Felloni.
La nuova drammaturgia trova ampio spazio nella programmazione della Sala Futura. Ci limitiamo, per adesso, a riportare soltanto i titoli degli spettacoli: ‘Amori rubati’, ‘Fratellina’, ‘Gina e Fidel’. ‘Il Vangelo secondo Giuda’. ‘Non domandarmi di me’, ‘Marta mia’, ‘Sogno di un valzer’, ‘Don Giovanni involontario’, ‘In cerca di un sì’, ‘Azzurro’.