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Taofest: Amata conferma Muller. Il direttore possibilista

2024-07-21 14:29

Fabio Tracuzzi

Cronaca, Spettacoli, Attualità, Focus,

Taofest: Amata conferma Muller. Il direttore possibilista

L'assessore "Abbiamo alzato l'asticella, faremo sempre meglio". L'importanza del Teatro Antico. E il Comune si fa pagare per il Palacongressi: 40 mila euro

Taorminafilmfest edizione 70’ ha appena spento i riflettori. Qualche giorno di meritato riposo per tutti quelli che ci hanno lavorato a ritmi infernali, ma lamentarsi non serve è il festival anche se, forse, un pizzico di organizzazione meglio distribuita sarebbe stata ben accetta da tutti.  Qualche giorno di riposo dicevamo e poi si comincerà a pensare all’edizione numero 71. Magari aggiungo io. Non è proprio così anche se potrebbe esserlo. La presenza di Marco Muller, che ha comunque fatto un buon lavoro soprattutto per le proiezioni al Palazzo dei Congressi anche nella prossima edizione resta il principale nodo da sciogliere. Avevamo già detto che difficilmente sarebbe rimasto anche il prossimo anno, ma Muller in una intervista rilasciata alla collega Maria Lombardo su La Sicilia dice senza mezzi termini che sarebbe anche pronto a restare ma chiede che “gli organizzatori, la Fondazione Taormina Arte, scegliessero una direzione chiara e io tornerò”.  Francamente, ma forse sbaglio, ho sempre pensato  che funzionasse al contrario e cioè un direttore presenta le linee guida del  festival che vuole realizzare e gli organizzatori decidono. Sottolinea ancora Muller che se è venuto a Taormina lo ha fatto perchè convinto dall’assessore regionale al Turismo Elvira Amata e dalla sua visione sul festival. Ed Elvira Amata è sicura. “Faremo in modo che Muller resti anche il prossimo anno”. “Io – sottolinea ancora – sono del tutto soddisfatta del Festival di quest’anno, abbiamo alzato l’asticella della qualità dei film soprattutto della programmazione a Palazzo dei Congressi. Il Teatro Antico? Certo ci aspettavamo più affluenza, ma abbiamo avviato un’azione di cambiamento e rinnovamento che non poteva essere completata in un solo anno. Non dimenticate che per vari motivi Muller ha avuto poco tempo per organizzare tutto. Faremo ancora meglio il prossimo anno, ma ripeto sono assolutamente soddisfatta”. E su queste parole vogliamo tutti sperare che il Taofest possa tornare allo splendore, sia culturale che di glamour (purtroppo o per fortuna in un festival ormai non si può fare a meno di questi due aspetti e anche Marco Muller lo sa bene) di un tempo. Certo non è chiaro a tutti perché alla conferenza stampa dell’unica vera diva presente (grazie Marco Fallanca) Sharon Stone, Marco Muller ha abbandonato il tavolo dopo un saluto di pochi minuti e Gianna Fratta, direttore artistico della Fondazione Taormina Arte Sicilia, non solo non era al tavolo ma è arrivata con un bel po’ di ritardo. E tutti l’hanno notata. E così la Fondazione e il festival che ospitavano Sharone Stone era rappresentata al tavolo solo dal Commissario Sergio Bonomo che, perchè non dirlo, ha cercato di tamponare tutte le falle che via via si andavano aprendo in tutti i settori della squadra. “ Io posso solo dire – ha detto – che tutti noi , personale della Fondazione, tecnici e quant’altro ci siamo impegnati al massimo senza mai risparmiarci per cercare di far funzionare tutta la macchina  al meglio e per quanto mi riguarda ci siamo anche riusciti”. E tornando, ma solo per un attimo alla presenza di Sharone Stone ci è sembrato quanto meno strano che sul palco del Teatro antico, al momento della premiazione, non ci fossero ne Marco Muller né Gianna Fratta. “Per non pestarsi i piedi” dicono le malelingue. Solo Elvira Amata, sempre presente in questo fetival, che ha consegnato il Cariddi d’Oro e con lei la conduttrice Elvira Terranova che come lo scorso anno è stata perfettamente all’altezza della situazione pur con tutte le difficoltà che ha via via dovuto dribblare. Ne abbiamo visti di festival, e non solo a Taormina, ma mai abbiamo visto snobbare da parte dei direttori l’ospite più importante in maniera così evidente e ci viene un dubbio. Ma Sharone Stone, la cui presenza ha dato vivacità anche mediatica al festival, era davvero la benvenuta? Non lo sapremo mai. Ma il festival non è stato solo cinema. La direttrice artistica Gianna Fratta alla Villa comunale ha dato vita a una mini rassegna musicale che è stata di ottimo livello e con posti a sedere sempre tutti esauriti. Alla Fratta avevo già fatto complimenti per questa sua nuova e originale iniziativa legata al Festival. Ma ho capito che i complimenti, almeno i miei, non le interessano poi tanto. Peccato. Adesso dalla Fratta si aspetta  la conferenza stampa per la rassegna di Taormina Arte. Alla buon’ora.  Musica? Teatro? O cosa? Al momento nulla è dato sapere. Ma sarà tutto in grande economia perché gli sprechi – ci è stato detto – dello scorso anno non permettono altro. Ma un po’ di attenzione la merita anche il Comune di Taormina inserito tra i partner del Taofest. E da partner cosa fa? Si fa pagare per l’uso del Palazzo Congressi più di 40 mila euro e circa settemila euro (la richiesta era molto ma molto più esosa) come suolo pubblico per l’uso della piazza per il red carpet.  Complimenti sindaco De Luca Cateno . Questo è un capitolo che nella storia di Taormina Arte ancora mancava. Ma la storia ci insegna che con lei sindaco c’è sempre da imparare. Già imparare.