Riflettori puntati, per due giorni di intensi lavori, sul Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania, ma anche una grande festa per una Istituzione di eccellenza didattica e produzione artistica che negli ultimi anni, specie dopo l’agognato raggiungimento della statizzazione, ha conquistato delle posizioni di sempre maggior visibilità nel contesto nazionale ed internazionale.
La prima giornata è stata dedicata alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-24 ed ha visto convergere, nella splendida sala del Teatro Massimo Bellini, i rappresentanti istituzionali dell’intera Regione. Con l’accorta conduzione della prof.ssa Melù Anastasio sono saliti sul palco tali rappresentanti per esprimere il proprio compiacimento, i saluti e l’augurio di una sempre più proficua attività. Si sono così susseguiti gli interventi del Sindaco di Catania Enrico Trantino, dell’Assessore all’Economia della Regione Siciliana (anche a nome del Presidente Renato Schifani), della Prof.ssa Maria Rosa De Luca, delegata dal Rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, della Prof.ssa Lina Scalisi, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, del Maestro Giovanni Cultrera, Sovrintendente del Teatro Massimo Bellini, del Presidente della Consulta degli studenti Gabriele Tempera.
Ad illustrare l’attività del Conservatorio è poi intervenuto il Direttore Epifanio Comis che ha illustrato con soddisfazione i risultati raggiunti e ha presentato l’attività del corrente Anno Accademico; ha fatto seguito, con accorate parole, l’intervento del Presidente Carmelo Galati.
Lo stesso Direttore Comis, salito sul podio, ha poi diretto l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio per offrire agli intervenuti un prezioso momento musicale che ha confermato l’indubbia qualità dell’organico, il quale accomuna gli studenti ai loro docenti. Un omaggio che non poteva che essere dedicato al nume tutelare Vincenzo Bellini. Alla Sinfonia della Norma hanno fatto seguito due arie vocali da Norma e Capuleti e Montecchi, eseguite rispettivamente dal soprano Haruna Nagai e dal mezzosoprano Kasumi Hiyane, entrambe allieve del Biennio di canto; in chiusura l’”Omaggio a Bellini” composto da Saverio Mercadante nel 1860.
Il giorno dopo si è svolta invece, nella sede del Conservatorio, una conferenza stampa nel corso della quale è stata illustrata una importante iniziativa che consacra il riconoscimento internazionale del Conservatorio etneo, il quale parteciperà al prestigioso Festival di Lubiana.
Al tavolo dei relatori, con Galati e Comis, anche Darko Brlek, clarinettista di fama internazionale e direttore artistico della kermesse ospitata nella capitale slovena. Il Festival di Lubiana, che anima la città durante il periodo estivo, tradizionalmente prevede appuntamenti dedicati all’opera come alla danza, al teatro come al musical, ai concerti come alle grandi esposizioni tematiche: strettissimo è il dialogo con l’Italia, culla dell’arte musicale e del melodramma.