Un fiume in piena. Del tutto difficile, quasi impossibile, arginarlo. Così Francesca Vitale quando, quasi timidamente, le chiedi del Fringe festival e di cosa sia. Entusiasmo pure il suo. E su cosa sia il Fringe la prima risposta è quasi scontata. “Una tipologia di festival, arte performative”. Ma ci racconta soprattutto che il Fringe, che presto si terrà anche a Catania, ha 70 anni di storia e nasce ad Edimburgo. Onestamente non l’avrei mai detto. E fu, mi racconta sempre Francesca Vitale che del Fringe Catania è direttore artistico, un gruppo di ragazzi scozzesi guidati da un parroco di Edimburgo e cominciano a fare teatro. Dove? In qualsiasi posto utile a fare teatro. Al chiuso, all’aperto, per strada. E tutto viene notato da un critico teatrale di Edimburgo e il gioco, ma gioco non è, è fatto. E così il Fringe di Edimburgo in 70 anni riesce a produrre anche 3.600 spettacoli al giorno. E il mondo ne imita l’esempio. A oggi di Fringe ne esistono ben 250 sparsi per il pianeta. E in Italia sono due: il Mioff (Milano off fringe festival) e il Catania off fringe festival. E Francesca Vitale non è da sola ma con Renato Lombardo che lei stessa definisce coideatore e cogestore. “Abbiamo molto imparato da Avignone – ci dice ancora Francesca Vitale – ed è stato per noi anche il primo partenariato. Ora siamo in rete con tutti i Fringe del mondo”. Un’impresa titanica? Sembra proprio di sì. Ma quando si ha voglia entusiasmo e un po’ di testa dura tutti gli ostacoli si superano. Catania ha dunque il suo Fringe che si terrà dal 17 al 27 ottobre. Francesca e Renato, in giro per il mondo, vanno a vedere Fringe e scegliere spettacoli da portare a Catania. “ E la cosa straordinaria – ci dice ancora la Vitale – è che tutti gli operatori vogliono venire a Catania come se la nostra città fosse una capitale del Fringe”. Catania dunque e il suo Fringe. Ben 59 spettacoli, il programma sarà presentato quanto prima, sparsi per la città. Alcuni in piazze diverse alcuni al Cut o al Centro Culturale Zo. E gli spettacoli si svolgeranno da giovedì alla domenica. Tre spettacoli al giorno, tutti diversi, e in momenti diversi della giornata: uno il pomeriggio, uno tardo pomeriggio e uno la sera. E soprattutto niente repliche ma sempre cose nuove. Catania dunque si prepara ad ospitare il Fringe che, per l’appunto, significa proprio accogliere. E questa città nel mese di ottobre riuscirà a dare, grazie a Francesca Vitale e Renato Lombardo, il meglio di se. Tutti a teatro. Il Fringe ci aspetta