Un terremoto si sa quando comincia, ma non si sa quando finisce. E quello provocato dalla rottura del campo largo da parte di Giuseppe Conte che ha letteralmente lasciato il Pd in brache di tela sta avendo conseguenze disastrose. Il conto dei danni potrà essere fatto solo alla fine e cioè dopo le elezioni, E così dopo il ritiro dalle liste degli “impresentabili” Angelo Villari e Luigi Bosco ecco che prima Villari e adesso anche Bosco trovano spazio sul carro, sempre più affollato, di Cateno De Luca. Così Luigi Bosco: “Ho valutato tre liste, tra cui Azione. Tra i miei amici che erano disposti a seguirmi è prevalso il consiglio Cateno De Luca”.
Dunque il “sindaco di Sicilia”, quello che deve annientare la banda bassotti, i rappresentanti della vecchia politica fiuta l’affare, come si direbbe in gergo calcistico, e intravisto un altro svincolato, sempre in gergo calcistico, lo ha ingaggiato. Promesse? Impegni? In campagna vale tutto e il contrario di tutto. E così Angelo Villari e Luigi Bosco dal Pd alle liste di Cateno De Luca in sole 24 ore. Quasi un record nel cambio di casacca giustificato però dall’imminente chiusura delle liste.