Otto team hanno avuto accesso alla seconda fase di Start Cup Catania, la business plan competition promossa ed organizzata dall’Università degli Studi di Catania insieme ad una decina di sponsor e partner, tra cui ininterrottamente dal 2014 l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Catania.
Nei giorni scorsi, all’Incubatore di Ateneo, sito al Palazzo dell’Etna, il delegato del Rettore e presidente del comitato tecnico-scientifico di Start Cup Catania prof. Rosario Faraci ha convocato i 19 team che hanno proposto un’idea progettuale di nuova impresa e ha comunicato loro gli esiti della selezione che adesso vedrà 8 team sfidarsi per aggiudicarsi la business plan competition e vincere le premialità messe in palio da sponsor e partner, 10.000 euro al vincitore, 5.000 e 4.000 al secondo e terzo classificato, unitamente ad una serie di servizi, tra i quali i più ambiti sono quelli di assistenza e mentoring offerti da consulenti, incubatori e acceleratori del territorio.
A seguire, all’innovation hub Free Mind Foundry di Acireale, uno degli sponsor di Start Cup Catania, tutti i team ammessi alla seconda fase – e anche qualcuno dei non ammessi – si sono incontrati con l’imprenditore ing. Simone Massaro e con gli altri componenti del comitato tecnico-scientifico, ricevendo preziosi consigli tecnici su come prepararsi al meglio alla redazione del documento economico-finanziario con cui, a metà ottobre, si sfideranno per aggiudicarsi la competizione e accedere alla finale regionale di Start Cup Palermo, in programma il 27 ottobre a Palermo alla sede regionale di Unicredit. Da qui, i primi sei classificati staccheranno il ticket per partecipare alla finale del Premio nazionale per l’innovazione, che si terrà a Milano il 30 novembre e il 1 dicembre prossimi.
Di seguito gli otto team ammessi alla seconda fase e le idee progettuali presentate
We Design Studio (Wedest srl). Progettazione integrate per la riqualificazione architettonica, sismica ed energetica del patrimonio edilizio esistente
Green Seeds. Gli obiettivi sono il miglioramento genetico e la produzione sementiera di nuove varietà di specie da orto, valorizzando la collezione di accessioni conservate presso la banca del germoplasma del Di3A dell’Università di Catania
Smart Knee. Il progetto propone una ginocchiera dotata di sensori inerziali per monitorare i movimenti del ginocchio, in tempo reale, in soggetti con osteoartrosi. Questa tecnologia mira a rivoluzionare la diagnosi della patologia offrendo un metodo non invasivo e proattivo.
BioTappo. Il tappo delle bottiglie in PET ricoperto di una speciale vernice che, se sottoposto a temperature elevate, vira il proprio colore di partenza ad altro, irreversibilmente, permettendo al consumatore di intuire dall’esterno se l’acqua imbottigliata è stata esposta a temperature che la rendono nociva.
Alleato naturale per trattamento di iperglicemia e obesità da scarti di olivo. L’idea consiste nello sviluppo di un estratto naturale ottenuto da scarti dell’industria olivicola, con azione duale, in grado di ridurre il livello di glucosio post-prandiale e rallentare il metabolismo dei grassi
Frida. E’ una nuova ortesi per la scoliosi idiopatica degli adolescenti, che si caratterizza per avere un maggiore comfort rispetto agli altri corseti, accelera la cura e risulta un accessorio moda
Social Farm – Fattoria sociale per l’inclusione sociale e lavorativa. L’idea di costituire la fattoria sociale “L’rto dei semplici” del Di3A rappresenta un’idea innovativa nel campo dell’inclusione sociale e lavorativa di individui portatori di disabilità, della produzione agricola sostenibile, della promozione di prodotti agricoli biologici di qualità
Passi in Segni. Sviluppo di soluzione linguistica e tecnologica per l’erogazione di servizi di interpretariato e videointerpretariato da e verso la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la Lingua dei Segni Italiana tattile (LISt) e di sottotitolaggio, per garantire l’accessibilità llinguistico-sensoriale e l’abbattimento delle barriere comunicative.