Si è parlato di "Responsabilità e coscienza civile, chiavi di rispetto e legalità, con particolari riferimenti all'evoluzione del diritto penale" nel convegno tenutosi all'Istituto “Concetto Marchesi” di Mascalucia, nel quadro del progetto: "Informazione, formazione Costituzione", organizzato in collaborazione con l'Associazione nazionale antimafia "Alfredo Agosta". Convegno voluto dai docenti e dagli educatori con in testa la dirigente scolastica professoressa Lucia Maria Sciuto.
L’evento, di grande impatto educativo ed emotivo per gli studenti delle classi superiori, è stato l'occasione per un'approfondita riflessione sulla criminalità organizzata e sulla mafia, così come essa si presenta al giorno d’oggi, nonché sui modi più efficaci di contrastarla. Dopo i saluti istituzionali della dirigente scolastica, ha preso la parola il presidente dell'associazione, ingegnere Carmelo La Rosa, che ha illustrato le attività e le finalità del loro lavore soffermandosi sui suoi molteplici osservatorii relativi a mafia, estorsione, usura, tutela delle donne vittime di violenza, tutela dell'ambiente e molto altro ancora.
Dopo di lui il giornalista Giuseppe Portale ha tenuto a precisare come i veri uomini d'onore non siano quelli che fanno il male, bensì quelli che fanno il bene alla società.
Uomini d'onore sono gli onesti cittadini, come anche le donne e gli uomini delle forze dell'ordine: carabinieri, polizia, guardia di finanza ed altre forze ancora, che quotidianamente lavorano, spesso perdendoci la vita – com'è capitato 41 anni fa al luogotenente dei Carabinieri Alfredo Agosta, cui è intitolata l'associazione, investigatore di vaglia e di gran pregio in forza al Comando provinciale di Catania. E come non ricordare i tanti magistrati come Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Rosario Livatino e tanti altri ancora barbaramente trucidati assieme agli uomini e alle donne delle loro scorte. Persone d'onore sono i giovani impegnati nel volontariato in tutte le sue declinazioni, ha chiosato il giornalista.
Di grande interesse per i ragazzi anche l'ampia relazione del Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania, dottore Fabio Platania, che ha illustrato i tanti pericoli legati alle varie dipendenze: droga, alcol, incauto e talvolta esagerato e spregiudicato uso del web con i suoi pericoli legati al cyberbullismo, soffermandosi particolarmente sul senso di responsabilità per il corretto uso di questi potenti mezzi di comunicazione e di socialità ("la rete copre ma non cancella" – ha sottolineato il magistrato), e sulla presa di una piena coscienza civile quali chiavi di rispetto per la più piena legalità in tutti i settori del vivere civile.
Ne è conseguita una forte partecipazione degli studenti tradottasi in un dibattito in cui più volte è stato chiamato in causa lo stesso Sostituto procuratore, esperto, fra l'altro, proprio in temi riguardanti la grande sfera delle varie tematiche giovanili.