Cambia denominazione la seconda edizione delle celebrazioni belliniane promosse dalla Regione Siciliana, Bellini International Contest, riducibile anche all’acronimo BIC, ma resta pur sempre un Festival ricco di proposte che accenderà i riflettori sul Cigno catanese, sulla sua opera, sulla sua figura, allargandosi ad un contesto multidisciplinare che prevede musica, danza, cinema, teatro e conversazioni. Ha aperto a muso duro la conferenza di presentazione l’assessore Manlio Messina, ribadendo che Bellini non può appartenere ad un singolo privato; la Regione continuerà ad onorare Bellini anche a costo di dover cambiare mille volte la denominazione dell’evento!
Anche quest’anno sono stati tanti i partner riuniti dalla Regione intorno all’operato centrale del Teatro Massimo Bellini, dal Massimo di Palermo al Vittorio Emanuele di Messina, dall’Università di Catania ai Conservatori di Musica di Catania e di Messina, dalla Fondazione Foss a Taormina Arte ed altri ancora; insomma tutte le più importanti istituzioni dell’isola per un sostegno ‘pubblico’ alla Regione Siciliana promotrice dell’iniziativa, con Fabrizio Maria Carminati direttore artistico e Gianna Fratta project manager.
L’opera che quest’anno si pone al centro delle celebrazioni sarà ‘I Capuleti e i Montecchi’ (in teatro) prevista nel giorno ‘topico’ del 23 settembre e trasmessa in diretta televisiva, con la direzione dello stesso Carminati e l’allestimento firmato da Gianluca Falaschi; nei ruoli principali il soprano Ruth Iniesta, il mezzosoprano Chiara Amarù e il tenore Marco Ciaponi. L’inaugurazione avverrà invece il 1°settembre alla Villa Bellini con il gala belliniano, ‘Da Il pirata a I puritani’ affidato alla bacchetta direttoriale di Beatrice Venezi con il soprano Vittoria Yeo e il tenore Giorgio Berruggi. Altri luoghi della città saranno il teatro Sangiorgi, il Palazzo della Cultura, il Castello Ursino, il Duomo di Sant’Agata. Vi si alterneranno, come detto, i più svariati programmi, dalla proiezione di film alla musica sacra ad altri allestimenti d’opera (Cavalleria rusticana di Mascagni e Rita di Donizetti). Uno spazio importante è quello che vede impegnati compositori siciliani quali Jo Schittino, Giuseppe Emmanuele, Luciano Maria Serra, Mario Garuti, Giovanni D’Aquila, Giovanni Ferrauto, Simone Piraino (gli ultimi tre in un ‘Bellini Reloaded’ con l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo diretta da Alberto Maniaci). Gli allievi del Conservatorio di Catania eseguiranno arie belliniane al Sangiorgi con tanto di conversazioni musicologiche e aperitivo in terrazza. E poi contaminazioni varie con prosa, musica, danza e marionette (Teatro Vittorio Emanuele di Messina e altri). Insomma dal 1° settembre al 2 ottobre un Bellini nuovo con ricco accompagnamento d’altro intorno a lui.
ALDO MATTINA