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Enzo Bianco al capolinea: è incandidabile

2023-03-31 23:46

Redazione

Cronaca, Politica,

Enzo Bianco al capolinea: è incandidabile

E' arrivata la sentenza della Corte dei Conti: lui e la sua Giunta responsabili del dissesto finanziario di Catania. Pene pecunarie. Esulta Maurizio Caserta

Corsa a sindaco: Enzo Bianco è fuori dai giochi. E’ arrivata, puntuale, la sentenza della Corte dei Conti sul dissesto di Catania. Secondo i giudici contabili, che spariglia le carte alla vigilia delle amministrative a Catania, non ci sono dubbi sulla responsabilità degli ex amministratori e cioè Enzo Bianco e della sua Giunta dell’epoca dal 2103 al 2018 e i revisori dei conti.   E arriva per loro l’interdizione dai pubblici uffici per 10 anni.  Enzo Bianco aveva deciso comunque di candidarsi contro il suo stesso partito. Ma adesso viene decretata la incandidabilità per 10 anni alle cariche di sindaco, di presidente della Provincia, di Presidente di Giunta regionale, nonchè membro di 79 Consigli comunali, Parlamento.  Tutto insomma comprese cariche europee. Potrà solo fare, forse, l'amministratore di condominio. Enzo Bianco che si ostinava a non voler andarsene in pensione negando a tutti la sua, per noi evidente, responsabilità nel dissesto di Catania che ha inferto un colpo mortale al tracollo della città facendola precipitare in un baratro senza fine. Adesso deve farsene una ragione e trovarsi, per i prossimi anni, un hobby non politico.  “Occorre tenere –si legge nella sentenza – conto della diversa incidenza causale accertata dalle condotte del sindaco Bianco e dell’assessore Girlando, da un lato, e degli altri componenti della Giunta dall’altro. Ai primi due amministratori per i quali si configura una responsabilità più marcata appare equo applicare una sanzione pecunaria pari ad otto mensilità della retribuzione lorda loro spettante. Per gli assessori Luigi Bosco, Rosario D’Agata, Orazio Licandro, Aalvatore Di Salvo, Marco Consoli Magnanop di San Lio, Angelo Villari, Valentina Scialfa la sanzione pecunaria si conferma nella misura minima di cinque mensilità”. 

Ezo Bianco dunque non può più accontentare tutti quei catanesi che, raccontava lui,  gli chiedevano di candidarsi per salvare la città che, aggiungiamo noi, aveva distrutto, mentre dall’altro lato può gioire Maurizio Caserta candidato ufficiale del centro sinistra (Fronte progressista)  che adesso recupera voti dallo schieramento di Bianco e avrà un solo avversario, il candidato (che prima o poi arriverà) del centrodestra. E siamo solo all’inizio.