Il compositore catanese Matteo Musumeci sarà protagonista, nei prossimi giorni, nel Ridotto del Teatro Verdi di Trieste, Sala Victor De Sabata, con un nuovo lavoro commissionato appositamente dalla ‘Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi’.
Da anni ormai il Teatro Verdi di Trieste dedica a scuole, famiglie e in generali ai neofiti del teatro musicale un’intera stagione nel suo teatrino di corte o salotto cittadino, il Ridotto Victor De Sabata, non solo indagando il repertorio esistente, ma accrescendolo con continue commissioni con cui indagare filoni narrativi della tradizione occidentale, dalla fiaba all’intermezzo buffo, attualizzandoli con i linguaggi della contemporaneità. In questa logica produttiva si inserisce “Arlechin e Colombina”, che permetterà di riscoprire la Venezia goldoniana, ma anche di capire con grande immediatezza il senso della parola “metateatro”, sicuramente non familiare fuori dal circuito degli appassionati. L’opera è liberamente ispirata alla settecentesca Arlecchinata di Salieri e Da Ponte, con il popolare ed eclettico Andrea Binetti nei ruoli di drammaturgo, regista e cantattore e le musiche, appunto, del nostro concittadino Matteo Musumeci che, con quest’ultimo lavoro, aggiunge un brillante tassello alla sua attività di compositore sempre più apprezzato in Italia come all’estero.
La drammaturgia è stata affidata registicamente (suoi sono il libretto e l’adattamento), ad Andrea Binetti, versatile uomo di teatro che passa con grande disinvoltura dalla scrittura all’azione scenica, il quale ha creato“Un mondo diverso dalla realtà, fatto di sonorità, colori, gioco, e fantasia assoluta”. L’idea di partenza è stata quella di affrontare “L’Arlecchinata”, il famoso intermezzo di Salieri posto all’interno del suo Axur Re D’Ormus, un dramma tragicomico su testo di Lorenzo Da Ponte.
Le musiche di Matteo Musumeci – come affermato dallo stesso compositore – sono state scritte “pensando idealmente questo atto unico come un ponte musicale che, muovendo dagli stilemi della commedia dell’arte, soprattutto per la “caratterizzazione” dei personaggi e, coerentemente all’idea iniziale di una nuova composizione ispirata al soggetto dell’Arlecchinata di Salieri, attraversa il mondo dell’operetta proiettandosi verso il suo diretto discendente, la commedia musicale di tradizione italiana. Un atto unico articolato in quindici numeri musicali scanditi da tempi di valzer, di tango e di salterelli ed un’orchestrazione brillante con eco di memorie barocche”.
L’operina verrà diretta da Stefano Furini; sulla scena si esibiranno, nelle parti di Arlechin, Colombina e Brighella, ‘tre cantattori’, rispettivamente Giacomo Segulia, Marzia Postogna e lo stesso Binetti. Orchestra e Tecnici della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.
La prima è prevista per il 4 aprile con repliche fino al 12 aprile.