Fine anno, tempo di bilanci e sguardi protesi verso il futuro, curiosità e grande attesa per le novità, soprattutto per le cose importanti: economia, sanità, politica. Restando in tema di musica una novità importante a Messina c’è stata: Egidio Bernava Morante (nella foto) è stato nominato, direttamente da Anna Maria Bernini, Ministro per l’Università e la Ricerca, Presidente dell’Istituto Musicale Corelli di Messina. Bernava, che dispone di adeguato curriculum, esponete della Messina-bene (area centro destra) sostituisce alla guida del prestigioso Ente musicale Giuseppe Ministeri, in sella dai tempi del sindaco Accorinti. E l’avvento di Egidio Bernava è stato accolto con favore, oltre che dagli addetti ai lavori, anche dall’on. Bernardette Grasso, new entry all’Assemblea regionale siciliana in sostituzione dell’on. Tommaso Calderone che ha optato per il seggio a Montecitorio. Questa scelta di Calderone, che è maturata tre mesi dopo la scadenza elettorale, ha determinato dei notevoli danni di posizionamento all’on. Grasso che, grazie alla sua notevole esperienza (di ex Assessore regionale, di Sindaco e di Avvocato), avrebbe potuto ambire ad incarichi prestigiosi o in seno al Governo o negli incarichi dell’Assemblea. La responsabilità del comportamento dell’on. Calderone, ascritta in gran parte al mancato intervento del leader del tempo, Gianfranco Miccichè, ha determinato anche delle conseguenze politiche. L’on. Grasso infatti, che pur non essendo presente fisicamente a Sala d’Ercole, aveva seguito con attenzione le vicende politiche regionali, soprattutto quelle che si consumavano nel cortile di Forza Italia, non aveva apprezzato i contraddittori comportamenti di Miccichè messi in atto al momento della formazione del Governo regionale. Libera da condizionamenti determinati da ormai inesistenti appartenenze, ecco che riemerge la politica, la Grasso, giunta all’Ars, aderisce al gruppo di maggioranza di FI, per cui adesso il gruppo di parlamentari che fa capo a Pellegrino-Schifani si compone di dieci elementi, mentre quello guidato da Miccichè si è ridotto a tre. Questo non significa tuttavia che per lei la strada sia in discesa, né è detto che l’allontanamento dalla scena messinese di Tommaso Calderone che vuole iniziare una carriera romana, di Cateno De Luca, che vuole dimettersi dalla carica di Presidente del Consiglio comunale di Messina per fare politica nazionale, la non rielezione di Valentina Zafarana nei 5 Stelle, e tanti altri concomitanti elementi non costituiscono dei tasselli così impostanti da far vedere un mosaico indicativo di un cambiamento significativo. Probabilmente non assisteremo subito ad una “rivoluzione musicale” ma qualche suono nuovo si incomincia a sentire e se dovesse arrivare una musica nuova, che ci aiuti a superare le angustie di questa contingenza, saremo lieti di raccontarlo.