Cosa direbbe Andreotti analizzando quello che sta succedendo oggi, leggendo questa sottile, ma non troppo, trama che si sviluppa ancora una volta sul copione storico Nord conto Sud? A complottare si fa peccato, ma forse si salvano i Fondi del Pnrr. Ma, per meglio narrare questa Italia dei tempi nostri Pnrr andiamo ad un esempio concreto. A sorpresa Il sindaco di Milano, Beppe Sala, parlando nella trasmissione di Lucia Annunziata “mezz’ora in più”, in onda domenica scorsa su Raitre, ha annunciato in diretta un incontro con il Sindaco di Messina, Federico Basile. “Questa settimana riceverò il sindaco di Messina incontrato ad una riunione dell’Anci - ha detto Sala - un sindaco nuovo che mi ha chesto: Mi dai una mano a capire come posso gestire gli investimenti? . Io sono disponibile a dare una mano”. Sala ha poi ribadito la sua “provocazione” rispetto al rischio di perdere i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza: “Noi abbiamo progetti per rifare scuole, case popolari e per comprare bus. Se ci danno i fondi li investiamo. Non vogliamo togliere fondi del Pnrr a nessuno. Se ci sono però fondi inutilizzati, senza togliere niente agli altri, noi siamo pronti a investirli. Per questo dico: in caso dateli a noi”. Ma c’è di più, Beppe Sala ha lanciato anche un importante assist al sindaco di Genova, Marco Bucci, individuato come altro soggetto capace di utilizzare i finanziamenti. Quindi se qualcuno, come Federico Basile, si illude andando da Sala di potere fondare un Asse Milano-Messina, pecca forse di ingenuità, perché un asse vero, senza infingimenti, c’è già ed è l’Asse Milano-Genova che sprizza efficienza e potere da tutti i pori. Andare a fare scuola guida da un “maestro” che in realtà, parlando per metafora, potrebbe essere considerato come il capo di una banda trasversale di un mondo nordista, sempre pronto a succhiare ogni goccia di sangue ad un Sud che rischia di rimanere anemico anche dopo le copiose trasfusioni del Pnrr che, per le endemiche difficoltà operative di tante amministrazioni meridionali, sembra un errore. Infatti, secondo questa teoria, quelle derivanti dalle Pnrr e non spese, piuttosto che essere considerate risorse perdute, potrebbero essere rimodulate a favore di efficienti realtà settentrionali. Chi ha capito la trama tendente ad approfittare della debolezza dei comuni meridionali è stato Roberto Occhiuto, il Presidente della Regione Calabria: “Affermare ‘diamo i soldi a chi li sa spendere’ significa lasciare indietro un pezzo di Paese, coloro che sono in difficoltà e che, invece, proprio per questo loro deficit, andrebbero sostenuti di più dal governo e dalla comunità nazionale” – sostiene giustamente Occhiuto. Sulla vicenda Sala-Basile a questo punto vanno fatte due considerazioni: la prima è che il sindaco di Messina potrebbe essere stato spinto tra le braccia del sindaco di Milano dall’abbandono dell’Assessore Carlotta Previti, esperta del settore Finanziamenti europei (seconda in campo nazionale) che ha determinato una grossa e oggettiva difficoltà per la sua amministrazione. Altra domanda, al momento senza risposta, Basile si è consultato con Cateno De Luca nell’assumere questa iniziativa, oppure se si è assunto la responsabilità di fare tutto da solo? Certamente Cateno De Luca, per la sua storia, non appare meno ingenuo di Occhiuto, quindi col tempo, se c’è una possibilità di decifrare certe situazioni, la chiarezza verrà a galla.