Dell’adunata “oceanica” del Pd alla Cappella Bonajuto di Catania non avremmo voluto parlare se non in termini politici. Ognuno si organizza le adunate nel modo e nei luoghi che ritiene più opportuno e più consone al suo momento politico. Che poi la Cappella Bonajuto possa ospitare tutte in una volta non più di settanta persone e che erano almeno 150 (sì, centociquanta non avete letto male) i presenti questo è un altro paio di maniche. E’ pur vero che non è più tempo di comizi in piazze troppo grandi per andare incontro a cattive figure, ma passare da un eccesso all’altro per un leader come Letta ci sembra proprio un’esagerazione. Potremmo anche aggiungere, particolare gravissimo, che la Cappella Bonajuto è completamente priva di uscite di sicurezza. Ma questo è un problema solo quando sono gli altri a organizzare. Il Pd è sempre sopra tutto e tutti, soprattutto sopra le regole. E noi non avremmo certo sollevato il problema se non avessi visto una foto, quella che pubblichiamo, su facebook (Iacopo Torrisi) che, credo, anche la magistratura dovrebbe prendere in considerazione. Un accenno, breve accenno, di storia: la cappella Bonajuto o del Salvatorello è un edificio religioso d'epoca bizantina di Catania, eretto tra il VI e il IX secolo d.C. Uno dei pochi edifici di rilievo superstite dell'epoca bizantina a Catania, la cappella è collocata all'interno del barocco palazzo Bonajuto in via Bonajuto 7, nel popolare quartiere catanese della Civita. E aggiungiamo noi un posto di particolare bellezza gestito in prima persona dal proprietario Salvatore Bonajuto. E proprio lui racconta, senza nulla nascondere, alcuni particolari importanti. “Il Pd locale mi ha chiesto l’uso della Cappella per una conferenza stampa per la presentazione dei candidati alle prossime elezioni e io ho dato autorizzazione per 70/75 persone con relative sedie e compreso tavolo di relatori”. Prima riflessione. Conferenza stampa? Ma è mai possibile che il Pd continua ad essere il solo schieramento politico che non sente il dovere, il piacere sarebbe troppo, di invitare o informare anche il nostro giornale? Tutti lo fanno, tranne il Pd. Evidentemente per questo partito, unica bandiera della vera democrazia e della libertà di stampa, non siamo importanti o non siamo sufficientemente allineati e obbedienti. Una medaglia. Ma torniamo alla Cappella Bonajuto. “Fino a 80 persone – di dice ancora Salvatore Bonajuto – sono autorizzato. In quante ne sono entrate? Non le ho contate, ma non meno di 150 persone. Era un evento a inviti ma nessuno controllava gli inviti o c’era una lista. Non toccava a me controllare, c’era la polizia, i carabinieri, la Digos. “. Morale della favola? Quel posto con così tanta gente all’interno, un numero di persone ben più altro della naturale capienza, diventa una trappola per topi. Senza la possibilità di uscire con ordine, la Cappella è qualche metro sotto il livello stradale, per un qualsiasi inconveniente. Tutto è andato bene e ne siamo contenti. Ci mancherebbe, ma smettetela di dare lezioni di morale, e democrazia, agli altri quando poi siete i primi a non rispettare le regole.