È morto Natale Bruno, e in questo momento mi pare una grande ingiustizia, un'enormità, un furto della sorte. Era un giornalista come pochi, una creatura sui generis, attento, profondo, intuitivo e originale, e con me, in particolare, leale e sincero come pochi altri colleghi.
Era chiaro e diretto in quel modo luminoso che hanno taluni nel far sgorgare professionalità e lucidità, e sono antidoto - per tutti gli altri- al rancore e all'invidia. Immenso dispiacere. Ciao Natale