Dopo Settant’anni dalla sua istituzione, l’ormai ex Istituto Musicale ‘Vincenzo Bellini’ di Catania ha potuto finalmente festeggiare l’apertura dell’Anno Accademico 2022-23 da Conservatorio di Stato; tale è stato infatti dichiarato ufficialmente a far data dall’1 gennaio 2023.
È stato un percorso assai lungo, oggi divenuto realtà, dopo decenni di richieste, lotte, passi indietro e nuovi rilanci fino alla data odierna. Il rito dell’apertura del nuovo Anno Accademico, svoltosi nella prestigiosa cornice del Teatro massimo Bellini, è stato così occasione per una vera e propria festa, condotta con eleganza sul palco da Melù Anastasio e introdotta dalla accurata narrazione della storia dell’Istituzione da parte di Giuseppe Montemagno. Successivamente si sono alternati sul palco Luca Sammartino, vice Presidente della Regione Siciliana, Francesco Priolo, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania e Gabriele Tempera, Presidente della Consulta degli studenti. Si è entrato così nel vivo della serata con le relazioni di Epifanio Comis, direttore del Conservatorio e Carmelo Galati, Presidente dello stesso, i quali hanno tracciato una breve sintesi sulla situazione didattica, artistica e amministrativa del neo nato Conservatorio, con l’orgoglio dei risultati raggiunti e gli occhi volti al futuro.
Dopo il doveroso rituale dei saluti istituzionali e le articolate relazioni della dirigenza del Conservatorio, ampio spazio è stato riservato alla musica. È stato così possibile vedere ed ascoltare un chiaro saggio dell’eccellenza raggiunta dall’istituzione musicale catanese. Sul palco si è esibita l’orchestra sinfonica del Conservatorio, nata in questi ultimi anni e fortemente voluta dal Direttore Epifanio Comis per affiancare l’orchestra giovanile, avvalendosi del supporto di docenti al fianco dei loro allievi. Condotta dallo stesso Direttore ha eseguito alcune pagine immortali del repertorio lirico-sinfonico; a partire dall’immancabile Sinfonia dalla Norma di Bellini, cui hanno fatto seguito la Sinfonia da ‘La gazza ladra’ di Rossini, l’Intermezzo dalla ‘Cavalleria rusticana’ di Mascagni, l’Intermezzo dalla Manon Lescaut di Puccini, il Valzer dei fiori dallo Schiaccianoci di Čajkovskij e l’Ouverture da ‘Die Fiedermaus’ (Il pipistrello) di Johann Strauss. Non è mancato un prezioso contributo vocale con l’esibizione del celebre mezzosoprano Marianna Pizzolato, recentemente aggiuntasi al corpo docenti del Conservatorio. La cantante, rinomata esecutrice del repertorio rossiniano, ha offerto un saggio della sua arte interpretativa eseguendo la Scena e Cavatina ‘Oh patria! Di tanti palpiti’ dal Tancredi di Rossini oltre alla celeberrima ‘Danza’ dalle Soirée musicales dello stesso autore per poi chiudere la serata con un bis leggero quanto accattivante: ‘Non ti scordar di me’.
Una serata festosa con ampia cornice di pubblico che ha ripetutamente applaudito.