Non è vittoria di coalizione. L’Italia ha riparato al… mondiale mancato.
La premier italiana vuoi per la serietà del personaggio, già noto alle Cancellerie che contano attraverso le Ambasciate di riferimento, vuoi per la curiosità di una giovane donna preparata nei dossier più significativi sui quali i “grandi della terra” cercano confronto, ha conquistato, alla prima “uscita”, consensi senza riserve, nei due giorni di permanenza a Bali.
Resta la soddisfazione consistente nel fatto che Giorgia Meloni non ha potuto accogliere tutte le richieste di colloqui bilaterali, perché la serietà del personaggio è anche certificata dal dovere di approfondimenti, negati dall’agenda internazionale, troppo stretta.
Era da tempo che non conquistavamo le prime pagine europee e mondiali e ciò inorgoglisce di più ove si consideri la valenza dei confronti: USA, Cina, India, per limitarci ai big.
Così gratificata, ha il tempo di dichiarare la propria soddisfazione istituzionale, quando la “corte dei miracoli” dell’informazione stampata e parlata non riesce finalmente a distinguersi in una occasione incontestabilmente positiva, avendo cura di fare sapere che c’era stato un problema, udite, udite, relativo alla presenza della figlioletta Ginevra, che la mamma ha voluto con sé, lasciandola con persone sicure in albergo, così determinando l’illustre mamma a correre da lei, “saltando” contorni di mondanità.
Ma è possibile che giornalisti dal cognome impegnativo, rappresentanti di testate impegnative, abbiano smarrito ogni pudore minimale?
È scena penosa il livore, con immancabile bava agli angoli della bocca, di un anzianissimo opinionista furente, sino alla indignazione che la Premier abbia viaggiato in top class, con bimba al seguito, Gesù, Gesù… volendo, considerato il costo del carburante, poteva prendere la corriera. Ritorna ancora l’itterizia dei radical chic, che confinati nella totale irrilevanza, sprofondano nel delirio, contribuendo alla crescita nei sondaggi del favore popolare che apprezza l’agenda del Governo puntata sulla crisi sociale, mentre la malavita organizza traversate di disperati innocenti, con la clausola espressa che in caso di avaria del natante di primo imbarco, si corra alla soluzione che non lascia tracce o denunce: “buttateli a mare” e proseguire senza voltarsi, tanto una ONG… casualmente di passaggio, può evitare l’annegamento. Se il salvataggio che agli scafisti, a botta di 5000 euro a persona, non riesce, peggio per loro…
Allora, col rispetto dovuto alla persona e alle funzioni, intendiamo ricordare al Premier Meloni, un episodio emblematico: quando S. Gennaro perse uno dei due giorni di calendario, concentrando la ricorrenza in una sola data, un gruppo di napoletani, inimitabili per genialità, stese un lenzuolo davanti alla Chiesa dedicata, e irridendo alla retrocessione, scrisse a grandi lettere: “San Gennaro futtitinni”.