Era l’11 aprile 1963 quando Papa Giovanni XXIII, ormai gravemente segnato dalla malattia, pubblicò la sua ultima enciclica, la Pacem in Terris. Con quel documento, uno dei più conosciuti e dibattuti nella storia moderna della Chiesa, il Pontefice sei mesi prima aveva iniziato il cammino del Concilio Vaticano II, che ha rappresentato un punto di svolta di tutto il cattolicesimo.
In quella enciclica, Papa Giovanni XXIII si rivolgeva “a tutti gli uomini di buona volontà”, credenti e non credenti, convinto che la Chiesa dovesse guardare ad un mondo senza confini e senza blocchi e che non fosse prerogativa né dell’Occidente né dell’Oriente. Viceversa, tralasciando ciò che divide e ricercando ciò che unisce, il Pontefice esortava tutte le nazioni e le comunità politiche al dialogo e al negoziato. Il documento del Pontefice fu concepito nel bel mezzo della guerra fredda fra USA e URSS che stava per degenerare in un nuovo conflitto bellico mondiale per via della crisi dei missili a Cuba, alla fine scongiurato grazie anche al ruolo di mediazione esercitato dal Papa.
A quasi sessant’anni da quell’enciclica, che appare quanto mai attuale rispetto alle questioni più urgenti della guerra in Ucraina, la Chiesa di Catania si mette in cammino e si avvia ad una profonda riflessione sul significato di senso della pace e su quello che, in concreto, ciascuno può fare per difendere questo importante valore.
“Verso i 60 anni della Pacem in terris” è il titolo della XVI Giornata Sociale Diocesana che si terrà il 26 novembre, dalle 9.00 alle 17.30, al Seminario Interdiocesano di Catania e Nicosia (viale Odorico da Pordenone 24). Dopo i saluti dell’Arcivescovo di Catania mons. Luigi Renna e la presentazione della Giornata a cura del direttore dell’ufficio diocesano Problemi sociali e lavoro don Piero Sapienza, la relazione di base sarà tenuta da mons. Mario Toso, Vescovo di Faenza-Modigliana e membro della Conferenza episcopale Italiana e del comitato scientifico delle settimane sociali. A seguire, l’ex prefetto di Catania, Claudio Sammartino, illustrerà le iniziative in corso del gruppo di lavoro costituitosi spontaneamente dopo la pubblicazione del documento “Non possiamo tacere” sottoscritto da un gruppo di fedeli laici alla vigilia delle elezioni del 25 settembre scorso.
La Giornata diocesana del 26 novembre proseguirà poi con la formazione di gruppi di studio e la discussione al loro interno dei temi affrontati nella prima parte e si concluderà con le indicazioni di linee operative da parte dell’Arcivescovo.
Chi volesse partecipare, può inviare una mail di adesione a pastorale@diocesi.catania.it entro il 18 novembre 2022.