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Bellini: le nuove stagioni; lirica e concertistica

2024-09-05 20:22

Aldo Mattina

Cronaca, Spettacoli, Attualità, Focus,

Bellini: le nuove stagioni; lirica e concertistica

Un appuntamento consueto che ha assunto l’aspetto della Comunicazione piuttosto che quello della Conferenza stampa con dibattito finale. Si comincia con Norma

 

    Tavolo nutrito e presentazione-fiume, nel foyer del Teatro Massimo Bellini di Catania, per annunciare i contenuti delle nuove stagioni dell’Ente: Opere e Balletti, Concerti e Recital 2024/25. Un appuntamento consueto che ha assunto sempre più l’aspetto della Comunicazione piuttosto che quello della Conferenza stampa con dibattito finale. Ognuno col suo; il Sindaco Trantino, Presidente del Consiglio di Amministrazione per elogiare l’operato di tutte le componenti dell’Ente, seguito dal Sovrintendente Cultrera che, nell’elencare tutti gli obiettivi raggiunti ‘sposa’ la transizione annunciata dal Sindaco ‘da economia turistica ad economia culturale’, rilanciando il suo slogan ‘La libertà di scegliere la bellezza’. Poi, prima di cedere la parola al Grand’Ufficiale Lucifora e al Direttore Amministrativo Vicari , i quali hanno aggiunto ulteriori precisazioni sul funzionamento amministrativo del teatro, (e non senza la lettura, da parte della Responsabile della Comunicazione Andò, dei saluti inviati dall’Assessore Regionale Amata) è stata la volta del Direttore Artistico Carminati illustrare dettagliatamente i titoli in cartellone con il calendario di tutte le manifestazioni.

       Sette i titoli per la Stagione di Opere e Balletti 2025, senza dimenticare che in di qua a fine d’anno devono ancora essere rappresentate le ultime due opere della Stagione 2024, ‘Rigoletto’ di Verdi e ‘La Gioconda’ di Ponchielli.

       Inaugurazione il 18 gennaio 2025 con Norma di Vincenzo Bellini per celebrare il 190° anniversario della morte del Cigno. Riprende così, ha precisato Carmignani, la programmazione annuale delle opere belliniane nel corso dei ogni stagione. Sul podio Leonardo Sini; regia, scene e costumi di Hugo De Ana. Interpreti principali Jessica Pratt e Irina Lungu le quali (entrambe esordienti nel ruolo) si alterneranno nei panni della sacerdotessa druidica; Pollione sarà Antonio Poli; Elisa Balbo e Aya Wakizono si alterneranno quali Adalgisa.

     Dal 7 al 15 marzo sarà la volta del Don Giovanni di Mozart. Coproduzione del Teatro nazionale della Georgia di Tbilisi e del Teatro de la Maestranza di Siviglia con la regia di Davide Garattini, le scene di Ezio Frigerio e i costumi di Franca Squarciapino. Sul podio Beatrice Venezi. Tra gli interpreti Markus Werba (Don Giovanni), Desirée Rancatore (Donna Anna), Valerio Borgioni (Don Ottavio), Josè Maria Lo Monaco (Donna Elvira, Cristian Senn (Leporello).

     Dall’11 al 19 aprile Madama Butterfly di Puccini. Direttore Alessandro D’Agostini, regie e scene di Lino Privitera, costumi di Alfredo Corno. Nel ruolo del titolo Valeria Sepe; accanto a lei Leonardo Caimi, Laura Verrecchia e Luca Galli.

     Dal 17 al 25 ottobre Don Pasquale di Donizetti. Verrà ripresa (da Giandomenico Vaccari) la storica regia di Ugo Gregoretti, con le scene e i costumi di Eugenio Guglielminetti per l’allestimento del Teatro Regio di Torino. Direttore Riccardo Bisatti; tra gli interpreti John Osborne, Marina Monzò e Nikolai Zemlianskikh.

       Dal 21 al 29 novembre, infine, torna dopo 35 anni Otello di Verdi in un allestimento del Teatro Nazionale di Bucarest, con la regia e le scene di Giancarlo Del Monaco, i costumi di Stella Del Monaco e le coreografie di Lino Privitera; sul podio Fabrizio Maria Carminati. Tra gli interpreti Gregory Kunde, Lana Kos e Franco Vassallo.

      I due balletti saranno rispettivamente di estrazione moderna, Othello 2.0 di Amilcar Moret Gonzales (con il corpo di ballo del Teatro di Kiel), dal 2 all’8 maggio, e l’immancabile balletto classico natalizio, dal 16 al 21 dicembre, Lo Schiaccianoci di Čajkovskij, nell’edizione del Balletto dell’Opera di Tbilisi, con cui continua la proficua collaborazione.

     Come si vede il Bellini prosegue, in ambito operistico, a perseguire la strada classica della tradizione (come ha sottolineato lo stesso direttore artistico), oltretutto quest’anno con una esclusiva di melodramma italiano (anche il Mozart di Don Giovanni si può considerare tale). Che dire? Sembra proprio che la dirigenza del Bellini voglia assecondare sempre più un teatro di appassionati melomani legati ai soliti titoli visti e rivisti. Così si assicurerebbe quei ‘tutto esaurito’ (pardon, Sold out) che pare aiutino a far quadrare i conti! Con un po’ più di coraggio, però, si potrebbe inserire anche qualche titolo più impegnativo che aprirebbe i confini della conoscenza; una volta si faceva e spesso con successo (qualcuno ricorda ancora Wozzeck, Pelléas et Mélisande, Jenufa, Wagner, il primo Novecento italiano?). Più si continua a fare il repertorio popolare, più si rifiuteranno le centinaia e centinaia di altri titoli…  

      Un po’ più variegata appare invece la proposta dei Concerti e dei recital per un totale di 18 appuntamenti. Dopo la monumentale inaugurazione del 15 novembre con la Sinfonia n.3 in re minore per contralto, coro di voci bianche e orchestra di Gustav Mahler, diretta da Vitali Alekseenok, si alterneranno concerti che abbracciano un ampio repertorio senza escludere anche delle esecuzioni nuove o di raro ascolto che sfociano anche nel territorio pop, come nel caso della esibizione di Giovanni Sollima (sempre più di casa nella nostra città) o dell’Omaggio a Burt Bacharach (da parte dell’Orchestra Brass di Palermo).

     Non mancheranno poi i concerti straordinari fuori abbonamento (4) come quello di Capodanno e quello in onore di Sant’Agata.

     Per chiudere accenneremo che dal 14 al 28 settembre si svolgerà Belliniana (quest’anno si chiama così, Castiglione permettendo), l’Omaggio al Cigno di Catania promosso ed organizzato dall’assessorato del Turismo, dello sport e dello spettacolo della Regione Siciliana, per presentare il quale è prevista una conferenza stampa a Palermo. Solo che nel frattempo è già stato diffuso il programma e molti spettacoli, per i quali occorre la prenotazione (sia pure a titolo gratuito) sono già in ‘tutto esaurito’ (o ‘sold out’ se più vi piace)!