Se n'è andato presto, all'età di 65 anni, quando avrebbe potuto sicuramente continuare a dare ancora di più alla sua amata Acireale. Ma la morte prematura ha solo contribuito a vivificare il bel ricordo di Vito Finocchiaro, giornalista, scrittore e uomo di cultura in quanti lo conobbero, lo frequentarono e ne apprezzarono le qualità umane e le capacità professionali.
Maturità classica e laurea in Giurisprudenza, direttore dell'azienda di cura e soggiorno, quando Acireale era ancora una rinomata stazione termale, organizzatore del più bel Carnevale di Sicilia, il dottor Finocchiaro fu anche dirigente della squadra di calcio locale e in ambito sociale un impegnato attivista del Lions Club di cui fu socio fondatore e presidente nell'anno sociale 1974-75.
A lui, giornalista scrupoloso ed intransigente, fine ed arguto narratore della "acitanità", paladino della buona informazione di prossimità, cultore della comunicazione gentile ed efficace il Comune di Acireale ha intitolato nei giorni scorsi la sala stampa del palazzo di Città. Qualche anno fa l'associazione della stampa jonico-etnea e l'Unione stampa sportiva italiana (Ussi), sempre con il patrocinio del Comune di Acireale, organizzarono la prima edizione del "Premio Vito Finocchiaro" consegnato all'allora responsabile della comunicazione del Coni Danilo Di Tommaso.
Nel corso di una breve ma suggestiva cerimonia, alla presenza della moglie Rosetta, dei figli Giuseppe e Sergio e delle nipoti Roberta e Rosetta, il ricordo di Vito Finocchiaro è stato affidato al Sindaco Stefano Alì, all'assessore Mario Di Prima, al presidente della commissione toponomastica Giuseppe Grasso Leanza e al capo ufficio stampa del Comune di Acireale Gaetano Rizzo nonché ad altri giornalisti presenti, tra cui il direttore de La Voce dell'Jonio Peppino Vecchio.
Tutti hanno tratteggiato la statura morale di Finocchiaro, che fu nei suoi scritti un attento studioso di Acireale in tutte le sfaccettature e nelle sue tante contraddizioni, ma si fece apprezzare anche come tutore del senso civico e del decoro urbano quando Acireale si distingueva in molti campi della cultura, del turismo, del termalismo e dell'istruzione scolastica superiore d'eccellenza.
Commosse le parole del figlio Sergio Finocchiaro "Papà era un orgoglioso figlio di questa città. Questo riconoscimento, oltre a rendere felici tutti noi familiari, rappresenta un vero e proprio attestato di riconoscenza da parte della sua amata città". La quale adesso potrà finalmente associare al nome di Vito Finocchiaro nella sala stampa del Comune una importante "memoria del cuore" a forte valore identitario cittadino.