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Il pasticcio di Noto: concerto, rimborsi e indagini

2024-08-26 14:18

Fabio Tracuzzi

Cronaca, Spettacoli, Attualità, Focus,

Il pasticcio di Noto: concerto, rimborsi e indagini

L'omaggio a Morricone del Coro lirico cambia location. Si farà a Siracusa. Rimborsi entro il 29 agosto. Ma sul pasticcio di Noto c'è un'inchiesta ufficiale .

Il tributo a Ennio Morricone dunque si farà e si farà, non più  a Noto come aveva proposto il sindaco Corrado Figura offrendo ad Alberto Munafò e Francesco Costa, responsabili del Coro Lirico,  una sorta di calumet della pace, ma a Siracusa. Al teatro greco? Certo che no, ma all’Ara di Ierone dove ad inizio stagione era stata allestita un’aria apposita per “alleggerire” il Teatro dalle tante richieste.  E il Coro lirico siciliano, giustamente aggiungerei, aveva sempre rifiutato questa soluzione ritenuta  di ripiego. O il Teatro greco o niente Siracusa. E avevano ragione.  Del resto avrebbero voluto rappresentare un'opera lirica. L’anno scorso fu un  grande successo  Traviata, quest’anno era in programma Turandot. Niente da fare e così Turandot è andata a Taormina e Tindari. E sempre con teatri pieni a quanto ci dicono.  Siracusa addio:  non ci volete e noi ce ne andiamo.  Come dargli torto. Ma c’è un antico detto che dice: niente è più provvisorio del definitivo e più definitivo del provvisorio. E così dopo il “definitivo” rifiuto del Coro lirico di esibirsi all’Ara di Ierone, palcoscenico non alla loro altezza, ecco che quella stessa area, su concessione del “nemico” Carmelo Bennardo direttore del Parco archeologico di Siracusa (lui il  responsabile principale del niet alle esibizioni al Teatro greco), viene afferrata come se fosse un vero e proprio salvagente individuato in extremis in un mare in tempesta.   In effetti è stato proprio il Coro lirico a chiedere, e ottenere, la disponibilità dell’Ara di Ierone e che Bannardo, non senza una mal celata soddisfazione, ha loro concesso. Ovviamente sarà pagato un canone per l’utilizzo dello spazio. Particolare questo confermatoci dallo stesso Bennardo.

Ara di Ierone sia dunque. Il 31 agosto. Ovviamente, lo si legge nel comunicato del Coro lirico e che abbiamo già pubblicato, gli unici,  per intero. Chi è già in possesso di un biglietto di Noto avrà accesso gratuito chi invece non vorrà, o non potrà, andare a Siracusa potrà richiedere entro il 29 agosto il rimborso del biglietto dove è stato comprato. E il rimborso, che per legge non è dovuto, è certamente un gesto apprezzabile da  parte degli organizzatori che hanno almeno in questo aderito alla proposta del sindaco di Noto. Ma la soluzione Ara di Ierone al Coro lirico siciliano conviene e come. Dopo aver venduto 1980 biglietti, sui 2.000 disponibili, è dichiarato nel loro comunicato, adesso potranno venderne molti di più visto che l’Ara di Ierone conta poco più di 2.600 posti a sedere. Ma è fin troppo evidente che la prevendita per tutti i posti potrà essere effettuata solo dopo il 29 agosto che rappresenta la dead line per eventuali rimborsi. Per il Coro lirico siciliano tutto è bene quel che finisce bene? Loro adesso si sono autoassolti di tutto. Le colpe? Forze di polizia che non hanno saputo gestire gli ingressi, colpa del Comune che non ha saputo gestire il traffico e che spaccia uno spazio concerti per 2.000 posti quando non potrebbe contenerne, sempre loro dichiarazioni, più di 1.300/1.400. Il sindaco di Noto sostiene invece che la capienza è collaudata anche da precedenti concerti da tutto esaurito e che non hanno creato alcun problema. Nel comunicato si parla addirittura di totale assenza dello Stato. Hanno ragione in tutto? Può essere. Non siamo certo noi a dover giudicare.  La verità è che la questione non è ancora chiusa.  “Il Funzionario di Polizia ha deciso che venissero bloccati gli ingressi, lasciando fuori per oltre 1 ora il pubblico che aveva acquistato regolarmente il biglietto, e che aveva già fatto lunghe file sia per strada che per poter parcheggiare, in quanto anche la gestione del traffico e dei parcheggi, a detta di una parte del pubblico, non è stata ragionata e organizzata al meglio, probabilmente sottovalutando la portata dell'evento, che ha portato a Noto un gran numero di spettatori. Nonostante l'organizzazione abbia fatto verificare alle Forze di Polizia direttamente le applicazioni di conteggio degli ingressi, nulla è stato possibile fare in merito, in quanto l'ultima parola sugli ingressi spetta alle Autorità di Pubblica Sicurezza, che hanno deciso, senza possibilità di replica, di chiudere gli accessi”.  Si legge così nel  comunicato del Coro dove viene  accusata la polizia di aver bloccato gli ingressi senza un valido motivo apparente e sono accuse sicuramente gravi e, su questo siamo certi, è stata aperta un’inchiesta. Presto ne sapremo di più

Dopo quello che passerà alla storia come il “pasticcio di Noto” dove Coro lirico siciliano (organizzatore dell’evento inserito nel calendario del Festival lirico dei Teatri di pietra) e Orchestra filarmonica della Calabria hanno dovuto abbandonare in fretta e furia il palco sommersi da una cascata di insulti e fischi, siamo arrivati adesso alla ricerca spasmodica di responsabilità. Il Coro Lirico in un comunicato particolareggiato ha espresso il suo punto di vista e le sue ragioni. Il sindaco di Noto ci ha detto che preferisce non parlare, per il momento,  essendoci in corso una inchiesta.