Mare magnum: quantità estesa e disordinata in modo sconcertante (talvolta italianizzato in mare magno ); si tratta dell'espressione con cui gli antichi designavano il mare, l'Oceano, che secondo loro circondava tutto il mondo abitato. Un modo elegante, per dirla in breve, per dire confusione, casino: E basta guardare i nomi dei candidati, regionali o politiche poco importa destra o sinistra importa ancora meno, per rendersi conto della gran confusione che regna. Nomi lanciati li a caso, persone che ci dovrebbero rappresentare per la prossima legislatura, ma che a stento rappresentano solo se stessi e che non possono contare su alcuna fiducia. Non la mia almeno. Resusciterebbe persino Lombardo che avrebbe un posto sicuro nelle fila del centrodestra, addirittura in Fratelli d’Italia. Ma perché, con quale faccia, con quale meriti soprattutto con quale coraggio? E spunta, sarebbe meglio dire rispunta, fuori anche il nome di Valentina Scialfa, già assessore allo Sport della Giunta Bianco che è riuscita a far parlare di se solo quando annunciò le sue dimissioni da quella Giunta e dalla politica. In effetti la signora Scialfa sembrò, forse per motivi sentimentali, vicinissima a candidarsi per il centrodestra, anche se non lo ammetterà mai. Allora ci fui una rivolta sul suo nome, Stefania Prestigiacomo capopopolo e non se ne fece niente. Quali meriti, vorremmo chiedere a Barbagallo segretario regionale del Pd, ha la bella signora Scialfa per rappresentarci a livello istituzionale? A Catania nessuno si ricorda di lei come assessore per non aver inciso per niente nella vita amministrativa della città, ha anche parlato in pubblico poche volte per evitare continue gaffes, ma adesso dopo quasi cinque anni di Giunta di centrodestra e di suo assoluto silenzio (per fortuna verrebbe da dire) ecco che viene rilanciata, inutile cercare meriti politici, come capolista nel plurinominale collegio 2 e candidata anche all’uninominale. Contro di lei nel centrodestra verrà schierata Valeria Sudano e non è difficile prevedere come andrà a finire. Davvero poche, pochissime speranze, per la signora bionda. A destra e a sinistra quindi si perdono occasioni per pulire, con facce nuove e convincenti, le rispettive case: basta una mano di vernice che nasconda quella ormai marcia e scrostata e tutto è fatto. E poi ci si lamenta che le gente non va a votare. La domanda è un’altra: ma perché dovrebbe andarci a votare?